Va anche detto che per esibirsi dal vivo Fornaciari avrebbe guadagnato (il condizionale è d’obbligo)300mila euro (per 15 minuti di concerto e due bis). Tutto liscio fino all’affronto: un’elegante signora tra il pubblico traffica col telefonino invece di ascoltarlo. Zucchero dà il via agli insulti: «Lavandino, baraccone, bagascione, catamarano, cassonetto, sei uno schifo», come si sente nel filmato realizzato dalla tv locale Cinquestelle.
Il cantante ha pensato bene, poi, di lanciare una bottiglietta alla signora, sbagliando mira e sfiorando di poco un bambino. Il caso ha voluto che finisse su un tavolo di ospiti russi. Da qui il via alla movimentata battaglia (interrotta sul nascere) a colpi di bottigliette rilanciate sul palco: anche vini, liquori e superalcolici. Intanto Zucchero continua a cantare e a insultare (fra le altre frasi: «per sopportarvi ci vogliono due palle così!» e ancora: «Non sono qui per voi ma per i soldi che mi danno») mentre gli addetti alla sicurezza e un pompiere tentano di calmare gli animi. Sconvolti gli altri presenti: dalla Santanchè a Swarovski, da Ivana Trump a Valeria Marini e Anne Hathaway (la protagonista del film Il diavolo veste Prada), compresi i vertici della Colony e della Starwood e i cuochi del super hotel di lusso.
Zucchero è recidivo in fatto di piazzate. O forse il Cala di Volpe lo ispira particolarmente. L’altra era il 2002 quando, come ricorda Dagospia, dal palco riuscì a dire: «Sento di trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato» e «Non rompetemi il ca…, muovete il cu…, prendetevi a schiaffi da soli se non siete capaci di divertirvi!».
(LIBERONEWS)
ha fatto bene bravo zucchero!!!!